Terminata la prima fase di “Music for Change” 16esima Edizione
Con la serata “Words&Awards” al Teatro Rendano di Cosenza, Sabato 31 maggio si è conclusa un’altra fase della 16esima Edizione del premio “Musica contro le mafie”.
Si sono esibiti Federico Zampaglione (Tiromancino), Mezzosangue e Francamente, presentati da Gabriella Martinelli. Sono loro che quest’anno hanno ricevuto il riconoscimento che dal 2016, l’associazione assegna “ad artisti italiani di fama nazionale e internazionale che nel corso dell’anno precedente si sono distinti per la realizzazione di brani sui temi cari all’associazione e per il supporto a cause sociali e civili di particolare rilevanza”.
Il premio a Federico Zampaglione è andato per il brano “Puntofermo”; “una riflessione profonda su come, nonostante le incertezze, sia fondamentale coltivare ciò che ci dà forza e serenità. In un’epoca di continua evoluzione.”
“….Il riconoscimento va alla capacità di trasmettere un messaggio di speranza e di forza nel cambiamento, facendo appello all’importanza di preservare le buone pratiche e i valori fondamentali per affrontare il futuro con fiducia e determinazione.”
Mezzosangue è stato premiato per il suo ultimo album “Viscerale” : “...offre una lettura lucida e spietata della nostra epoca, smascherando l’ipocrisia della società digitale e denunciando la perdita di identità e pensiero critico. Le sue liriche, dirette e profonde, trasformano il rap in uno strumento di consapevolezza, recuperando la forza della musica come atto civile.”
E infine, la motivazione per “Fucina”, il singolo di Francamente, è stata: “…La sua musica è un atto di resistenza culturale: come artista queer e femminista, porta sul palco una narrazione inclusiva e consapevole, sfidando le convenzioni e promuovendo una visione più equa del mondo.
“… Con il suo impegno costante, si afferma come una voce importante nel dibattito sul gender gap nella musica italiana.”
Il concerto conclude la settimana del Sound Village in cui i finalisti hanno realizzato i brani sui 7 temi di “Music for Change”: Resistenze e Democrazia, Ambiente ed Ecologia, Cittadinanza digitale e Cyber risk, Lavoro e Dignità, Parità di genere e Diritti lgbtq+, Migrazioni e Popoli, Disuguaglianze e Marginalità sociale.
Sono stati supportati dal Content Team composto da Olivia XX, Luk, Dinastia e Amara, dal Music Production Team con Taketo Gohara, Stefano Amato e Rosario Canale e infine dal Volca Team formato da Cecilia Cesario e Moà.
E non è finita!
Ora che sono tornati a casa, continueranno a lavorare e ogni venerdì, dal 13 giugno al 25 luglio, nella “Pitching Friday Route”, avranno modo di ricevere un supporto a 360 gradi sulla produzione del brano: discografico, promozionale e marketing.
Bisognerà aspettare il 10 ottobre per scoprire il vincitore della 16 esima edizione, e tornare a Cosenza, al Teatro Rendano.
La città è stata protagonista di gran parte dell’evento, ma potrebbe non esserlo più come ha spiegato il Direttore Artistico della manifestazione Gennaro De Rosa:
“Da anni il centro storico di Cosenza ospita le nostre attività perché qui abbiamo sempre trovato una contingenza di spazi belli e ospitali che ci consentivano la creazione di una sorta di villaggio del festival”.
“Avevamo nel centro storico un luogo del cuore,i BoCs Art, un posto che, per la sua essenza progettuale e par la sua natura, ha influenzato anche il nostro percorso. Tuttora, siamo innamorati di questo spazio ma, ahinoi, da due anni, ormai, non possiamo utilizzarlo. Per tale ragione, abbiamo spostato la residenza artistica in uno spazio per noi nuovo che è il Parco d’arte Alt Art di Rende. Certo, ci siamo trasferiti con grande entusiasmo, ma i BoCs Art di Cosenza restano nei nostri cuori. Mi auguro che potranno presto ritrovare la dignità, il lustro e il riconoscimento del loro valore. Un luogo unico al mondo che non può essere dimenticato, e noi non lo dimenticheremo mai. La nostra battaglia pacifica, silenziosa e mirata per tornare a riviverli, non si fermerà facilmente”.
“Se oggi mi chiedessero cosa potrebbe far pendere l’ago della bilancia sul far rimanere o meno in città la nostra attività principale, non avrei dubbi nel dire che i Bocs Art potrebbero essere il peso in ottone che ribalta il piatto”.
Antonella De Cesare