SIAMO QUI, SONO QUI.

Ma guarda tu. Sono giorni che se ne stanno seduti in disparte con il loro essere “ingombranti”.Non si sono piazzati troppo distanti da me, complici più che mai parlano tra loro con un tono di voce basso e fastidioso.
All’inizio li vedevo sghignazzare alle mie spalle, non appena distolta l’attenzione dalle loro figure astratte. Ora invece fanno di tutto per farsi vedere, mi indicano alternativamente con le loro dita deformate, oltre a fissarmi con insistenza.
Sembra si divertano nell’approfittare del momento di distrazione, congelato già da giorni.
-Sia ben chiaro, due contro uno già crea difficoltà, ma se poi non c’è  neanche la compiacenza  di darmi la possibilità di controbattere ai continui attacchi, qui si chiude baracca e burattini-.
La stronza e il coinquilino.
Ci è riuscita proprio bene a portarselo dalla sua parte; come se avesse avuto bisogno di aiuto per sferrare quest’altro colpo a tradimento.
Lui, nella sua ingenuità prova anche ad aiutarmi con appunti buttati qua e la su un taccuino sempre più confuso; Lei, invece, scarabocchia passi troppo balbuzienti, a volte muti.
Siamo qui; sono qui.
Una lenta ed inaspettata discesa dove non riesco a frenare le ruote di una carrozzina che tengo a forza con guanti senza dita. Imprevedibile come il resto delle volte, inconcepibile ad occhi altrui che nell’imbarazzo si riducono a fessure per osservare di meno.
Il corpo arranca, oramai stanco dalla partenza, sin dai primi metri, già troppo lunghi.
La mente regge, non mente o forse si.
Meglio non farglielo sapere.  Shiii !!! Non facciamo rumore.

 

 

MAURO GALLIANO