Sono dialoghi virtuali con personaggi contemporanei  o del passato che l’illustre matematico napoletano intrattiene nel suo immaginario attraverso la narrazione dell’autore.

A cominciare dalla moglie Sara Mancuso, la bella sedicenne per la quale Caccioppoli perse letteralmente la testa e che innamoratasi, dopo il matrimonio di un alto dirigente del Partito Comunista, lo abbandonerà al suo tragico destino.

Dialoghi irreali presi a pretesto per ripercorrere con rigore storico le vicende del prof.Renato,  collega del contemporaneo Mauro Picone e del predecessore Evaristo Galois con il quale ne condividerà  la stessa tragica fine.

Dialoghi illusori dettati dalla vita stessa dell’illustre matematico napoletano, intellettuale severo che con la colomba di Picasso all’occhiello della giacca ostentava il suo grande desiderio di pace.

Ecco che quindi nel volume si materializzano nella mente del protagonista i suoi interlocutori: pittori, scrittori, musicisti. Da Pablo Picasso, Arthur Rimbaud, Luigi Incoronato, Baudelaire, Wagner, a Debussy, per sottolineare anche la sua grande passione per la musica, ma anche quella di un uomo coraggioso, ironico, lontano dalla visione politica di un estremista pericoloso o di un borghese traditore.

Quindi una attenta ricostruzione di un personaggio storico, nipote di un anarchico rivoluzionario e figlio di una coppia di affermati medici.

Un volume che di fatto è una riedizione rielaborata di precedenti pubblicazioni,  che si avvale di una fluida narrazione. Un terreno decisamente  accidentato per parlare di un personaggio storicamente così complesso ( così come del resto sottolineato nella prefazione dallo stesso autore)  ma  che tuttavia, proprio per questo, accompagna gradevolmente il lettore alla sua conoscenza.

Un romanzo sicuramente più agevole per chi ha già letto del  protagonista, oggetto fra l’altro anche di un popolare lavoro di Martone del 1992, ma che in ogni caso, grazie alla “penna ” di Pierantonio,  renderà  la vita del matematico napoletano ancora più affascinante.

Buona Lettura

Carlo De Cesare