…”È il 30 settembre 1971″.

Parte apparentemente da questa data il racconto di Marisa Figurato in “Sangue misteri e spie 3” per kindle edition di Amazon, ma la storia che la giornalista napoletana ci racconta in questo libro ha inizio molto tempo prima, e non solo per i due volumi che in qualche modo la precedono, ma perché, così come la parola fine ancora non è stata  scritta, allo stesso modo è difficile indicarne un inizio.

L’escalation dei morti ammazzati degli anni 80 nella regione Campania, non è solo il risultato di un antica quanto sanguinosa guerra poco contrastata all’interno del crimine organizzato, ma la conseguenza di nuovi interessi politici ed economici alimentati dagli introiti per la ricostruzione prevista del post terremoto.

Sono gli anni dell’omicidio di Anna Grimaldi, di Giuseppe Salvia, del  rapimento di Ciro Cirillo da parte delle Brigate Rosse, di avvicendamenti nei ruoli chiave istituzionali. Anni nei quali vi sarà un delitto ogni 24 ore e 1500 miliardi da gestire per la ricostruzione. Una fitta serie di avvenimenti che l’autrice, prima cronista del quotidiano Roma e poi  inviata del Tg regionale per la Campania della Rai, oltre che storica conduttrice dello stesso, analizza nei dettagli, con l’obiettività di sempre, nell’intento di ricomporre un complicato puzzle dai piccoli, ma non trascurabili, tasselli. Una storia che andrà  oltre i confini regionali e che getterà nel terrore l’intera nazione.

Un volume che si aggiunge agli altri scritti della giornalista tra i quali “L’onorata sanità” del 2011 e il più recente “Storia vera di un ladro di libri” del 2018 (anche questo reperibile come e-book per Kindle edition di Amazon). Un volume che dal titolo potrebbe sembrare il racconto fantastico di un personaggio stravagante amante della lettura o il titolo di una trasposizione seriale televisiva di un romanzo intrigante. Niente di tutto questo, il volume purtroppo è solo il racconto dell’incredibile saccheggio della biblioteca dei Girolamini di Napoli. Una brutta storia in parte ancora non risolta.

Carlo De Cesare