Sono trascorsi 24 anni dalla prima edizione del Premio Letterario Internazionale Emily Dickinson, ma per la presidente fondatrice della storica associazione culturale la giornalista scrittrice Carmela Politi Cenere l’entusiasmo nonostante le difficoltà, non manca.
L’obiettivo è sempre lo stesso, dare spazio alla cultura, intesa non solo come componente essenziale per la crescita di un paese ma, come vera e propria risorsa economica. Ed è così che anno dopo anno sulla falsa riga della scoperta, da parte della sorella, di quei preziosi scritti di Emily, la professoressa Carmela insieme al suo staff, di alto livello culturale, raccoglie e valuta con grande attenzione i lavori pervenuti a concorso.
Varie le sezioni, tanti i premi, le menzioni e gli attestati. Quest’anno per la prima volta un riconoscimento alla carriera che per la brillante attività didattica e scientifica, presso l’Università degli studi Federico II di Napoli, è stato dato al Prof Francesco D’Episcopo. La cerimonia di consegna, a Napoli nella sala consiliare Silvia Ruotolo in via Morghen 84, è stata come sempre preceduta da riconoscimenti a personalità del mondo istituzionale e culturale. Quest’anno premiati il Caporedattore centrale della TGR Campania Antonello Perillo, e il redattore capo de “IL Mattino” Vittorio Del Tufo.
Per la narrativa due le pubblicazioni per le quali la giuria ha dato il suo plauso: “Girasoli al vento” di Annella Prisco e “Ulisse e il cappellaio cieco” di Raffaele Bussi.
Il primo una sorta di autobiografia attraverso la quale l’autrice ripercorre il suo rapporto con il padre lo scrittore Michele Prisco. Un dolce intenso ritratto di famiglia attraverso il quale l’autrice rielabora il dolore della perdita, e allo stesso tempo dona al lettore l’opportunità di conoscere l’essenza di una figura di un uomo d’altri tempi, che non soltanto per i suoi scritti andrebbe ricordato ai giovani.
Il secondo è un romanzo che si svolge in una atmosfera surreale, che ben si concilia con in nostro mondo attuale. L’autore ripercorre infatti non solo i miti attraverso la comparsa di numerose divinità elleniche e dell’eroe scaltro, intorno al quale ruota l’intera vicenda, ma anche per i temi trattati, la quotidianità del nostro tempo.
Per la saggistica “Nella Bottega del Caravaggio” di Raffaele Messina. Una intrigante storia d’amore dal sapore tutto partenopeo attribuita dall’autore al Maestro Merisi. Una vicenda abilmente inventata, non poi così distante da una probabile realtà.
Sempre per la saggistica “Il Tempo è uno strano luogo” di Sandro Pandolfi . E’ il nuovo mondo della cronodinamica quantistica con i suoi personaggi che si sono ispirati al tema della natura del tempo. Tra questi emeriti maestri sfila persino Sant’Agostino sebbene un posto a parte lo occupi Einstein.
Per la poesia invece vince il primo premio l’opera di Andrea Maraziti “Marinaio di Sogni”.
Numero gli attestati consegnati nel corso della serata. Consueta l’ attenzione dell’associazione per le giovani leve e per gli studenti, per i quali ricordiamo la partecipazione al concorso è agevolata attraverso la riduzione del 50% del contributo di partecipazione.
Si conclude così una serata davvero emozionante, punto di arrivo di un intenso anno di lavoro. Tra poco scadranno i termini per la presentazione dei nuovi elaborati in concorso per il prossimo anno. C’è da scommettere che lei, la poliedrica Carmela è già al lavoro, incurante della stanchezza, con la gioia nel cuore di chi sa che sta facendo una cosa buona, il suo piccolo grande contributo alla cultura.
Carlo De Cesare
