Al via le fasi live della 16esima edizione di “Music for Change”

Quattordici giorni tra musica e riflessioni su temi attuali è “Music for Change” la rassegna a sfondo civile organizzata dall’Associazione Musica contro le mafie, alla sua sedicesima edizione. Cominciata il 19 maggio è attualmente in corso e terminerà il 31 maggio con lo spettacolo “Words&Awards”  al Teatro Rendano, in cui saranno ospiti, premiati, Federico Zampaglione (Tiromancino), Mezzosangue e Francamente.

Durante la “Music for change week”, prima settimana dell’evento svoltosi  a Cosenza al MAM (Museo delle Arti e dei Mestieri) sono stati nove i panel tematici e sette gli incontri dedicati ai libri nello spazio dedicato “Culture for change”.

Tantissime personalità del mondo del giornalismo e della cultura sono intervenute per incontrare i giovanissimi. Un confronto aperto con i ragazzi delle scuole, grazie al supporto ed alla vicinanza di una rete consolidata di istituti scolastici su tutto il territorio nazionale, per affrontare 7 temi mutuati dall’agenda dell’ONU 2030  attorno cui ruota l’evento: Resistenze e Democrazia, Ambiente ed Ecologia, Cittadinanza digitale e Cyber risk, Lavoro e Dignità, Parità di genere e Diritti lgbtq+, Migrazioni e Popoli, Disuguaglianze e Marginalità sociale.

Il Direttore Artistico Gennaro De Rosa ha spiegato: “L’idea che ci contraddistingue da sempre è quella di unire momenti di spettacolo e di riflessione, avendo tempi in linea con la velocità delle nuove generazioni, utilizzando un linguaggio più veloce e diretto con l’ausilio della musica”.

Nei panel diretti da Francesco Donnici si è cominciato parlando di “Disuguaglianze e Marginalità” con Gioacchino Criaco (autore di Anime Nere), che ha stimolato opinioni contrastanti tra i ragazzi.

Altro tema è stato il  lavoro, uno spaccato dello stato attuale della condizione lavorativa attraverso lo studio pubblicato dalla sociologa Francesca Coin, “Le grandi dimissioni”, a quello digitale con i giovani Content creator Damiano Giordano e  Domenico Lamanna.

La mattinata successiva è partita con il panel “Oltre la notizia: medio oriente con “Contro narrare il medioriente tra indagine, territorio e linguaggi artistici” con Moni Ovadia (attore, regista, musicista e attivista politico), Giorgio Mottola (Giornalista ed inviato di “Report”), Valeria Rando (giornalista freelance in Libano) e proseguito con un approfondimento sulle mafie al tempo dei social”: Marcello Ravveduto (storico e saggista, docente UNISA) ha mostrato simboli, significati, narrazioni che le mafie di oggi usano per comunicare e comunicare sui social, e  Roberta Mestichella, responsabile Relazioni Esterne e Comunicazione della Polizia Postale, ha spiegato come si muovono le forze dell’ordine e l’aiuto che possono dare per riconoscere, arginare e denunciare i reati del web.

Il 21 è stato proiettato il documentario “Magda – Mattarella il delitto perfetto” realizzato da Giorgia Furlàn (regista) e 42esimo Parallelo, un interessante viaggio nella nostra storia con focus un delitto dalle tante sfaccettature, ancora irrisolto.

Il  22 è interventuo A Tef Abu Saif (scrittore, ex ministro della Cultura palestinese) per parlare della situazione a Gaza e poi per fare un focus su Ambiente ed ecologia hanno coinvolto la platea di govani Pinuccio (inviato di Striscia la notizia) e Raffaele Cataldi (scrittore ed attivista).

Il 23 maggio, l’ occasione della commemorazione della La strage di Capaci del 1992, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della Polizia di Stato Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro è stato il momento per fare il punto sulla situazione attuale sulla giustizia, in riforma e la nostra democrazia insieme ad Ida Teresi (Sostituto procuratore nazionale antimafia) e Rosy Bindi (docente, ex politica già presidente commissione parlamentare antimafia).

Ultimo Panel della settimana ha riguardato il tema “Parità di genere” dal titolo “Donna, vita, libertà: un inno dall’Iran al resto del mondo”, con Maysoon Majidi (attivista e documentarista iraniana), Parisa Nazari che hanno raccontato l’attuale situazione del conflitto curdo-turco.

I pomeriggi sono stati all’insegna dei libri negli incontri di “Culture for Change”, uno spazio raccolto del MAM realizzato per incontrare gli autori di testi tematici e musicali (moderati da Antonella De Cesare e Rossana Muraca): “Che colpa ne ho se sono nato in Congo all’ombra di un mango” con Eva Crosetta; “L’ecovandalo” con Simone Ficicchia; “Sister resist. 20 storie di resistenza e di sorellanza nel mondo della musica” con Clarice Trombella; “Hikikomori” con Ariela Rizzi; “Tanti auguri, 70 anni di tv, 100 anni di radio” con Marco Carrara (giornalista, autore e conduttore TV); “Cent’anni di compagnia. La radio 1924-2024” con Savino Zaba (conduttore tv e radio, attore).

Una settimana ricca  di spunti di riflessione atte ad informare e stimolare lo spirito critico delle nuove generazioni., alla fine della quale fa preso il via la fase live del premio “Musica contro le mafie”.

Venerdì e Sabato mattina all’Auditorium Guarasci di Cosenza sono andate in scena le semifinali “Stay or Go”, condotte da Giorginess, in cui tre artisti per ognuno  dei 7 temi di “Music for Change” si sono sfidati.

Solo uno per tema è stato selezionato e ha avuto accesso alla fase “Sound Village”, 

 la residenza artistica attualmente in corso presso il Parco d’Arte Alt Art. I finalisti della 16esima edizione, Di maggio, Alice Carogna, Marea, Giulia Leone, No Dada, Rossana De pace e La noce,  sono a lavoro per produrre i loro brani con i quali si sfideranno.

Lasceranno Cosenza alla fine della settimana dopo il concerto che chiuderà questa prima fase,  31 maggio al Teatro Rendano, dove si terranno gli showcase di Federico Zampaglione (Tiromancino), Mezzosangue e Francamente.

Antonella De Cesare