Dodicesima edizione per l’evento dedicato al vino che anima Città di Castello,  Only Wine, quest’anno dal 26 al 28 Aprile. Come sempre nel suggestivo, rinascimentale, parco di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio è una piacevole passeggiata nel verde, tra gli stand dei produttori, divisi per regione.

6000 accessi, oltre 300 operatori del settore, 100 giornalisti e oltre 1000 sommelier provenienti da tutta Italia. Questi sono i numeri della manifestazione ideata e realizzata da Andrea Castellani.

Ogni anno è una scoperta, e ogni anno si conferma come il luogo dove, quasi come passeggiando tra i filari, tra immagini di luoghi, barattoli con i terreni e tanti fiori che crescono accanto alle viti, si soddisfano curiosità che non si pensava di avere.

Difatti, Only Wine è sì una mostra mercato, ma soprattutto un evento Talent Scout in quanto opportunità reale di visibilità per tanti piccoli imprenditori del vino, nonché un’occasione  per il pubblico di scoprire ogni anno vini e aziende  diverse.

Lo standard di selezione delle cantine è molto alto, devono rispondere, come sempre, ad almeno uno dei criteri indicati: “meno di 40 anni, meno di 15 anni di storia o fino a 10 ettari”. La peculiarità, ad esempio,  sta proprio nella possibilità di degustare i prodotti di aziende che sono alla loro prima produzione, come nel caso di  “Stefano Gagliasso”, oppure, quando c’è una sola referenza, come “I Satoli” e il loro il Fiano di Avellino. Piccole cose che valgono il viaggio.

Naturalmente di anno in anno il parterre di aziende varia e per racchiuderle è nata la Guida di Only Wine. E’ stata presentata domenica, ed è come l’ha definita Francesco Saverio Russo, divulgatore enoico, selezionatore ufficiale di Only Wine “una guida non guida”, senza punteggi né classifiche, ma solo un racconto delle cantine e del loro lavoro. A condividerne gli intenti è l’assessore di Città di Castello, Letizia Guerri che ha commentato: ” Il sacrificio delle piccole realtà territoriali è l’identità culturale del nostro paese e di un territorio come quello umbro, fortemente agricolo. Con Only Wine ci accomuna la visione, il mettere  in mostra chi fa impresa, sottolineandone un importante  elemento che  è il lato umano, perché dietro i produttori ci sono le loro storie.” La guida non è ancora in vendita perché è stata redatta in poco più di un mese e si stanno ultimando le correzioni, ma a breve potremo apprezzarne i contenuti.

Nella stessa mattinata sono stati consegnati i premi di “Only Wine Awards” assegnati dai partner della manifestazione, che hanno personalmente depositato nelle mani dei vincitori l’attestato.

Il premio “Passione e dedizione”,  assegnato dal Comune di Città di Castello è andato a Minerdi vini;

Il premio “Etico e sostenibile, da Amorim Cork Italia è stato vinto da Aliotti;

Il premio “Sfide eroiche”, assegnato da Molini Fagioli  è andata Tenuta La Scogliera;

Premio “Contemporaneità”, assegnato da Poliflex Italia è stato conquistato da due realtà,  Vinicola Etzo e a Asja Rigato;

Il premio “Identità”, invece, da Consulente Enologica a Villa Le Prata;

Premio “Coesione e visione”, assegnato da Only Wine è stato vinto dal progetto dei  Viticoltori Uniti dell’Alta Campania;

Il premio “Buona la prima”, da Archè 2020 by F.S.R.  è andato a Tommaso Inghirami per il progetto “Manifesto”;

Il premio “Giovane Vignaiolo dell’anno”, assegnato da Banca Intesa Sanpaolo è andato a Cristian Ferrero, classe 1999 e a Ginevra Coppacchioli classe 1996.

Tutti riconoscimenti che, come hanno commentato gli stessi vignaioli, permettono loro di affrontare i periodi non facili nella propria attività .

Altra importante premiazione è avvenuta il sabato con il premio Tralci di vita  istituito dal Corriere dell’Umbria, alla sua prima edizione. Dedicato alle storie di uomini e di donne nel mondo del vino, per celebrare quelle più profonde e significative. La cerimonia  è stata presentata dal direttore responsabile del Corriere dell’Umbria, Sergio Casagrande, e le motivazioni del premio sono state illustrate dal vice direttore Federico Sciurpa. Tutti in piedi nella Sala Camino ad acclamare il riconoscimento dato a Beykush Winery, azienda ucraina che continua a fare vino poco distante dal porto di Ochakiv, sotto i bombardamenti russi. Presenti le istituzioni a supporto dell’iniziativa e in chiusura a prendere la parola sono stati   Sandro Camilli, presidente nazionale Ais, Dominga Cotarelli (Terranostra, Coldiretti) e il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi.

Questi sono solo alcuni degli appuntamenti che hanno arricchito le tre giornate. Si sono susseguite masterclass, presentazioni di libri e gli eventi di Extra Wine.

Città di Castello è stata protagonista con i cittadini che hanno partecipato attivamente, le vie gremite, gli street food con lunghe file, e musica ad ogni angolo. Muri e vetrine dei negozi erano colorate dalle locandine raffiguranti opere d’arte immerse nel tema vino, con frasi in umbro.

Insomma, una cosa è certa, è un evento in costante crescita, che si guarda intorno, si rinnova, e si evolve.

Al prossimo anno!

Antonella De Cesare