“LA GRANDE SETE” di Erica Cassano: dove manca l’acqua, nasce il coraggio

Nella Napoli devastata dalla guerra, tra sirene antiaeree e macerie, esiste una sete che va oltre la semplice sopravvivenza. È quella di Anna, una giovane donna in cerca di riscatto, libertà e futuro. Con il suo romanzo d’esordio La Grande Sete, pubblicato da Garzanti, Erica Cassano offre una narrazione potente e lirica che esplora la forza silenziosa dell’indipendenza femminile.

Settembre 1943. Mentre le strade di Napoli sono sconvolte dalle bombe e l’occupazione tedesca porta la città sull’orlo del collasso, emerge una voce giovane e determinata: quella di Anna, ventenne protagonista del romanzo. Un racconto che intreccia, con una narrazione fine e delicata, la Storia collettiva e quella individuale, creando un affresco di resistenza e speranza.

Anna vive in una casa dove l’acqua scorre ancora, un piccolo miracolo in una città assetata. Ma la sua sete è ben diversa: più profonda e difficile da placare. È la sete di chi vuole studiare lettere, leggere libri e pensare a un futuro lontano dal frastuono delle sirene e dal grigiore della paura. È la fame di chi desidera vivere in un mondo che non sia solo sopravvivenza.

Quando le viene offerto un impiego come segretaria alla base americana di Bagnoli, Anna entra in contatto con una realtà straniera, affascinante ma anche spaventosa. Un’America in divisa, che incanta ma inquieta. Tuttavia, Anna non cerca soluzioni facili né rifugio dall’esterno. Come Napoli, che si libererà da sola durante le Quattro Giornate, anche lei vuole essere artefice della propria rinascita.

Cassano costruisce attorno alla protagonista una storia di formazione, intima e coraggiosa, dove la sete diventa una metafora: desiderio di conoscenza, sete di indipendenza, bisogno di essere riconosciuta in un mondo che spesso ignora le voci femminili. La sua scrittura è asciutta ed evocativa, mai retorica. Le emozioni sono trattenute, ma potenti, e le scelte di Anna risuonano come un’eco attuale, in un’epoca in cui la parola “libertà” sembra aver perso valore.

La Grande Sete è un romanzo storico, ma al contempo profondamente contemporaneo. Racconta un’epoca di macerie e speranza, attraverso gli occhi di una giovane donna che, pur senza armi, compie la sua resistenza. Non contro un esercito, ma contro l’indifferenza, la rassegnazione e l’impossibilità di essere ascoltata.

Con questa opera, Erica Cassano esordisce con un racconto che non urla, ma che lascia il segno. Come una voce che ha davvero qualcosa da dire e finalmente trova il coraggio di farsi ascoltare.

 Mauro Galliano