Ancora una volta, nella recente pubblicazione “Istanti e Pensieri Verticali”, Giovanni Ronzoni, artista poliedrico e geniale, non finisce di stupirci con l’originalità e direi proprio l’”unicità “ dei suoi testi, che riverberano in ogni pagina il suo spirito eclettico che viene espresso nei suoi versi con una modalità di scrittura sempre più essenziale in cui confluiscono aspetti realistici e surreali che l’autore sintetizza in aforismi che rappresentano, come egli stesso afferma, l’ “espressione assoluta del quasi azzeramento concettuale”. Il volume infatti si compone di ben 262 aforismi scritti con una grafica tutta verticale, altro aspetto questo che rafforza quel senso di “unicità” a cui accennavo e che vuole rappresentare quello spirito di sfida che è proprio di Ronzoni, che ama mettersi in gioco con linguaggi ogni volta diversi e innovativi.
Un’opera, impreziosita dalla presentazione del Critico d’Arte e giornalista Maurizio Vitiello, fatta dunque di “istanti” che proprio perché tali vanno colti nella loro immediatezza e brevità, sgombrando il campo da qualsiasi elucubrazione intellettuale, ma che puntano a raggiungere l’essenza dei concetti e del sentire, in un percorso alternato tra pulsioni emotive e schemi razionali, perché pur nello spingersi a forme di creatività estrema, Ronzoni non perde mai il senso della realtà che osserva con occhi attenti, ma spesso velati anche da un pessimismo esistenziale per l’andamento e spesso per il degrado della società contemporanea, a cui però egli contrappone sempre elementi di riscatto per il culto, che gli appartiene nel profondo, della bellezza e dell’armonia.
Versi verticali dunque, metafora della risalita dagli abissi sempre e comunque a cui l’autore aspira per consegnarci “una testimonianza segnata dai giusti limiti dell’essenzialità… e che si appella al richiamo di tutte le arti per contrastare la immobile deriva del nostro tempo” come scrive Francesco D’Episcopo nella sua testimonianza ad aperura del testo.
Un testo tutto in bianco e nero, che vuole rispecchiare i chiaroscuri della vita, in ogni aspetto anche della grafica e che ci regala oltre al nutrito numero di aforismi, una serie di foto, inserite tra le pagine di Ronzoni, e da lui volutamente proposte senza un criterio prestabilito, come sintesi dell’inafferabile e del disordine esistenziale che ci sovrasta.
ANNELLA PRISCO
Giovanni Ronzoni “Istanti e pensieri verticali” (Ediz. La Valle del Tempo)