Tramonti di cartone, un volume che non indulge nel fondere le bravure degli autori, Marcello Affuso, Valentina Bonavolontà, Giulia Verruti, l’illustratrice Federica Crispo e la fotografa Erica Bardi. Un crogiolo di intellettualità che armonicamente, attraverso poesie, prose, fotografie e illustrazioni, offre al lettore una versione dell’anima esclusa all’occhio esterno.
Un lavoro che lascia trasparire con coraggio le sfumature dell’inconscio, tracciando abilmente un percorso in cui non può che porsi in evidenza, come valore aggiunto, la fragilità umana, sottintesa da una sorta di vortice espressivo, nel quale giunge l’eco di un io libero da contaminazioni esterne, puro, limpido, e per questo veicolo di recondite nostalgie .
Amore, amicizia, perdita, ricordo, si svelano agli occhi del lettore con il trasporto emotivo che si riserva alle opere d’arte congeniate in modo onesto, lampante, proprio come un tramonto. E come un tramonto che traccia il confine dell’orizzonte tirando il sipario del giorno, così gli autori dipingono, negli occhi e nella mente di chi legge, la speranza di una rinascita che parta dalle profondità dell’io. Un lavoro palesemente condiviso dagli autori dal quale non può prescindere l’impegno nel sociale, tale è il piccolo, grande, contributo che, con l’acquisto di questo volume, si corrisponde all’ONLUS I Care, associazione che si fa garante dei diritti primigeni degli uomini operando nelle zone più povere dell’Africa, laddove fame, miseria, siccità, guerra, calpestano il futuro. Un tramonto che non è fine, ma inizio. Questa è la morale di un giorno che volge alla quiete della sera in modo da accordare gli spiriti alla silente melodia di un futuro che è rinascita e speranza.
Anna Di Fresco