Dialogo di pensieri, miti, ninna nanna e realtà

Piccola Donna,
che cresci nel mio grembo al sicuro dalle avversità di questa interruzione di ciò che chiamiamo normalità.
Quello sconosciuto esserino, che ha attaccato l’umanità si aggira ancora silente negli attimi della vita.
Non è consentito lasciare la propria abitazione ma oggi abbiamo una destinazione da segnalare nel modulo di autorizzazione: visita di controllo Gravidanza (vita pulsante nell’oscurità della paura che incombe).
Al bel vestito si accompagnano i dispositivi di protezione e alla gioia dirompente si affiancano agitazione ed eco surreale.
La strada desolata è interrotta dal vagare di essere umani per i quali nutri un senso di timore e distanza, che ti opprimono. I luoghi destinati alla vita sociale appaiono come “cattedrali nel deserto”, “resti di un passato lontano” mentre tu sei alla ricerca del significato di questa precarietà e del senso di te. L’eco di notizie di morte risuona nello spirito ma ti lega alla Vita.
Il sopraggiungere di questa pandemia ha posto l’essere umano di fronte alla sua fragilità e precarietà, distruggendo in pezzi la sua supremazia superba sul creato e sulla Vita; ha amplificato i fenomeni di alienazione e distopia sociale ma ci si chiede se cambierà anche sul piano valoriale.
E tu, in me ascolti il fluire dei pensieri, inconsapevole ma viva, serena ma non del tutto al sicuro; trepidante di nascere ma prudente.
Giunti a destinazione per Papà diviene reale l’impossibilità di essere con noi e, preoccupato per l’ignoto, ci lascia andare. Noi varchiamo un luogo diverso: la stanza gioiosa dei nostri incontri appare un’astronave aliena, dove camici bianchi con mascherine, guanti, visiera protettiva e voce rotta dal distacco sociale ci accolgono.
Nella nostra intimità ci ritroviamo e questa situazione surreale è soppiantata dal Miracolo della vita, che fa risuonare nei cuori il senso dell’esistenza.
Eccoti, vita pulsante, che distruggi ogni timore, che mi fai comprendere quanto sia importante non rincorrere i POI perché diventeranno MAI, ma rendere concreto l’ORA e il SUBITO.
Tu, piccola mia, sei la mia certezza in questa insicurezza sociale,il tesoro prezioso della Vita da difendere.
Sei l’idea che ci siamo fatti della felicità, da difendere dall’oscuro virus, dalla resa e dal scenari spettrali che provano a logorarci.
Nel nostro Vaso di Pandora, infatti, sul fondo rimangono temporaneamente imprigionate
la Speranza e l’Inadeguatezza di gestire l’ignoto, che ci corrode l’anima….
Il grande nemico è  la Paura, che ci incatena nella prigione del Presente e tiene lontano il Futuro nuovo.
Solo il pulsare della tua Vita ci fa riappropriare della Forza,
che sostenuta dall’Amore ci guida insieme alla Speranza,
a rinascere in un viaggio ancora insicuro.
Tu ci tieni vivi nell’attesa di te e ci sussurri una ninna nanna:
una “corona” sogno che mi renda Principessa;
una “corona” indosso che mi rende libera di vivere, agire e scegliere;
una “ corona” possiedo che custodisco per far rivivere la speranza;
una “corona “ dono a te come sigillo di vita da preservare.
Il Virus Nulla ha trasformato i confini del futuro in limiti di precarietà;
la sua “corona” è foriera di morte.
Ma ANDRA’ TUTTO BENE!!!
I camici bianchi hanno riscoperto il mistero dell’esistenza,
papà trattiene gli abbracci ma ha il cuore trepidante al racconto del nostro incontro,
i nonni rasserenano i cuori al narrare delle tue gesta;
la Quarantena continua,
l’avanzata del CoronaVirus incombe,
ma tu sei con Noi, vita pulsante che può sconfiggere la morte cieca.
Il Futuro è al di là dell’Arcobaleno nel Per sempre in noi.