Un appuntamento all’insegna dell’armonia e della cultura quello che si è svolto nei giorni scorsi nell’accogliente sede dello Spazio Guida a Napoli, con la squisita accoglienza dell’editore Diego Guida, nell’ambito del programma “Le rassegne di Guida”. L’occasione è stata la presentazione dell’interessante saggio “Nel segno di Erode” (Helicon edizioni) della docente saggista e critico letterario Marina Partici la quale, davanti ad un folto e interessato parterre di intervenuti, è stata protagonista di un confronto a più voci a cui sono intervenuta, affiancata da Alfonso Sarno e
Biancamaria Sparano, sullo scottante tema dei “diritti negati”, espressione oggi delle gravi contingenze sociali tra terrorismo, crisi economica e dilagante disoccupazione. Ma la Pratici nel suo volume ha sviluppato in modo particolare il tema della negazione dei diritti ai minori, piaga questa ancor’oggi in gran parte irrisolta e con
ricadute a dir poco drammatiche sulla vita di povere bambine innocenti e indifese
che vengono sfruttate, vendute e in molti casi stuprate ancor prima della stagione
adolescenziale. Si è affrontato in particolare il discorso delle spose bambine che
sono purtroppo sottoposte a una serie di violenze fisiche e psicologiche
completamente fuori controllo e verso cui ancora alcun provvedimento è stato
preso. Una piaga che l’autrice, nel suo interessante volume, ha affrontato senza fare
sconti, ma con grande competenza e con un linguaggio fruibile a tutti. Altro
argomento inquietante e drammatico su cui la scrittrice si è soffermata nella sua
opera è quello dell’infibulazione, l’atroce rito della mutilazione dei genitali
femminili, ancora oggi molto diffusa nei vari Stati del Centro Africa e verso cui alcun
provvedimento è finora stato preso.
Momenti di forte partecipazione emotiva si sono vissuti quando Marina Pratici con il
garbo e l’affabilità che la contraddistinguono, ha raccontato ai presenti la sua
esperienza di madre di due bambini da lei adottati, Chandra e Natal, dichiarando il
suo costante impegno a farne rispettare i diritti per assicurare loro una via di riscatto
rispetto alle aberranti condizioni in cui sono nati. Un messaggio di profonda umanità
che l’autrice ha trasmesso ai presenti, suscitando momenti di riflessione e di
particolare coinvolgimento, a cui le splendide interpretazioni musicali dell’artista
Lino Blandizzi hanno aggiunto un valore in più, rendendo l’atmosfera del pomeriggio
ricca di suggestioni e di vibrazioni speciali.

ANNELLA PRISCO