L’albero delle farfalle

Ripartire dopo un difficile 2020. È questo lo spirito con il quale Stefano Zanut si è messo a tavolino di notte a scrivere il suo racconto: “L’albero delle farfalle” per Sukanta Edizioni. Un bisogno di comunicare agli altri questa voglia di ricominciare che ci ha accomunati tutti all’indomani del lockdown imposto dalla pandemia. Non una storia di resilienza, ma una breve a favola i cui personaggi, protagonisti della natura, trasformano il loro stesso istinto di sopravvivenza in un racconto di vita quotidiana. Le farfalle, il gatto, il topo e l’uccello predatore, divengono pretesto per ricordare agli “umani”, attraverso le loro storie, i veri valori della vita e, tra le righe, l’opportunità perduta della pandemia per ricostruire insieme una nuova società. Sfondo del racconto una voliera, un luogo metafora di certezze, ma allo stesso tempo, di uno spazio di sopravvivenza dal quale è possibile trovare una via di uscita se la si cerca con coraggio, ma soprattutto se si è accomunati tutti da una stessa volontà. Una volontà scaturita non tanto dall’unico fine da perseguire, ma piuttosto da una incondizionata solidarietà. Valori imprescindibili che sembrano non far più parte del bagaglio di viaggio dell’uomo sul pianeta terra, perché sempre più distratto dalla sua stessa voglia di potere. Un delirio di onnipotenza del quale purtroppo ne abbiamo perso anche la consapevolezza. Ed ecco quindi che Stefano attraverso la sua storia affida il suo messaggio alle farfalle, così come gli innamorati ai piccioni viaggiatori. Un viaggio verso l’infinito o se volete verso l’unico vero motore della vita: l’Amore.

   

Carlo De Cesare