“Aveva lo sguardo rivolto verso l’alto, rapita dalla dinamicità, dal loro incanto. Persino le sue orecchie non sentivano nient’altro al di fuori di quel lento scorrere. Nella testa si era andata formando una musica dolce, un trasporto mentale sconosciuto.”

In “Nuvole al tramonto”  Domenico Corna, narra con delicatezza l’interiorità della giovane Martina, la quale,  per sfuggire alla vita vera, quella che non cura le ferite, immagina un mondo parallelo dove rifugiarsi.

Martina è una ragazza divisa tra la realtà e l’irreale, un mondo le cui dettagliate strutture sono poste in essere dalla sua vivida fantasia. Una creatività che la porrà spesso di fronte a complessi enigmi, ma che le consentirà di riscoprire se stessa.

Un lavoro introspettivo che ripercorre i movimenti dell’anima della piccola protagonista che, rapita dall’immaginifico, condurrà il lettore lungo le sponde di una sensibilità incompresa. Un mondo onirico, che sfugge gli schemi della società, raccontato dall’autore attraverso una scrittura fluida, a tratti poetica, che sembra accarezzare le comuni fragilità e non solo quelle della giovane protagonista. Una storia che non esclude il mondo reale ma che, al contrario, insegna ad affrontarlo, riscoprendo in esso le sfumature di quel sogno che filtra la realtà manipolandola, rendendo il dolore un accento fugace che di lì a poco svanirà. Un’opera che trascenderà la lettura per avvolgere il lettore nel caldo abbraccio di un indimenticabile sogno… avvolto dallo scenario di morbide Nuvole al tramonto. 

Anna Di Fresco