Torna l’ispettore De Santis. L’avevamo lasciato alle prese con un intrigato “Omicidio ad Alta quota”. Eravamo rimasti colpiti dal suo stile, dal quel modo garbato d’indagare. Avevamo apprezzato la sua ricerca della verità, ma più di ogni altra cosa avevamo scoperto che l’autrice Maria Rosaria Pugliese, era in grado di traslare quelle emozioni e sentimenti che ci avevano tanto emozionanti nei precedenti volumi “Pazienti smarriti”, “Carretera” e di riproporli anche in un genere così diverso, ma che lei tiene a definire appunto, “non noir”.

Nulla di cruento, nessuna descrizione forte, tutto è permeato da sentimenti ed emozioni delicate ed anche la morte, l’omicidio, pur nella loro tragicità accompagnano delicatamente il lettore.

Fuochi d’artificio, edizioni Frilli, è il suo ultimo lavoro.

Questa volta l’ispettore De Santis dovrà indagare su un duplice omicidio. Una ricca vedova viene trovata morta soffocata nel suo appartamento milanese. Qualche giorno dopo, in una residenza per anziani, “Villa Salus”, anche la sua più cara amica, vedrà finire i suoi giorni allo stesso modo.

Un filo sottile lega le due morti, solo la caparbietà e l’intuito di De Santis riuscirà ad individuarlo, ma dovrà scavare nel passato delle loro vite, dovrà scoprirne dolori e segreti, generosamente e faticosamente nascosti. Dovrà ascoltare parole, racconti, bugie fino a scoprire che i “fuochi d’artificio”, non sono solo luci e spettacolo, ma anche forse ambiti “tesori”.

Renata Buonaiuto