Tra i linguaggi della comunicazione la favola ha da sempre occupato un posto di rilievo e Barbara Napolitano scrittrice antropologa regista, lo sa bene. La favola non serve ad edulcorare la nostra quotidianità, ma anzi al contrario riesce meglio di qualsiasi altro vettore ad esprimere concetti senza alcuna forma di pregiudizio. In altre parole la favola consente di denunciare liberandosi dalle apparenze.
Ed è questo il filo rosso di “Le Metamorfosi di Nanni” un volume della Napolitano frutto di un lavoro durato 30 anni nato proprio dalle favole e conclusosi nelle mani di un mercante: Nanni, appunto un mercante di favole.
E chi meglio di Giovanni Block ne potrebbe cantare le storie sulle tavole del Teatro Bellini insieme a Lello Arena,Adriano Falivene,Giorgia Trasselli e Annarita Ferraro, ma per questo dovremmo attendere il 28 ottobre. Per ora l’appuntamento è per giovedì 15 dall’editore Guida in via Bisignano con Massimo Andrei, Giovanni Block, l’autrice e Umberto RGK Bogard che ha firmato nel volume le tavole dedicate a ciascun personaggio. Tema dell’incontro? La felicità come nel doppio registro della storia: leggero e tragico, perché una vera ricetta non esiste e ciò che rende ancor più infelici è proprio è la sua spasmodica e ridicola ricerca esteriore, molto lontana dalla concretezza della vita.
Carlo De Cesare