Da "Il Settimanale" della TGR Campania del 3 maggio 2008 ore 12:30. Un affresco di arte e musica in un'opera dedicata alla Madonna.
Non credo di esagerare nel dire di aver trascorso una mattinata in compagnia di E.A.Mario e della sua musica, e forse anche di quella che il celebre maestro non fece in tempo a scrivere, ma che di certo aveva lasciato in eredità alla figlioletta Bruna, il suo silenzioso braccio destro degli ultimi anni della grande carriera artistica. E anche quella mattina Bruna volle condividere con il papà la gioia di quella intervista, obbligandoci poi, piacevolmente, ad ascoltare di quel suo legame artistico affettivo, impossibile da contenere tanto era grande l’amore dal quale a distanza di tanti anni continuava a farsi guidare, così come i naviganti fanno di notte dalla luce del faro.
Carlo De Cesare
Il commento di Delia Catalano, figlia dell’autrice, 13 anni dopo
Il primo ricordo che mi torna in mente quando nel 2008 mia madre Bruna Gaeta Catalano fu intervistata dal dottor Carlo De Cesare, per la rubrica del Tg3 "Lo Scaffale", è la luce particolare che vidi nei suoi occhi. Quella sera quando rientrai a casa ella mi strinse tra le sue braccia, come faceva sempre, il suo sorriso e quegli occhi lucenti sprigionavano una contentezza e una soddisfazione che non riscontravo da tempo. Ci sedemmo l'una accanto all'altra e lei entusiasta mi raccontò di quel pomeriggio trascorso in compagnia del professore Rodolfo Rubino che con grande passione aveva voluto pubblicare il libro da lei scritto, intitolato "Trilogia Mariana - 'E ttre Madonne", impreziosito dalla prefazione firmata dall' Arcivescovo Metropolita di Napoli Cardinale Crescenzio Sepe. C'era il giornalista dottor Carlo De Cesare con la troupe Rai del tg Campania. Nel corso della sua vita mia madre era stata intervistata tante volte, anche da personaggi noti come Pippo Baudo, Fabrizio Frizzi, Paolo Limiti ma aveva sempre e solo parlato del padre Giovanni Ermete Gaeta in arte E. A. Mario. Nel 2008 grazie al professore Rodolfo Rubino e al giornalista Carlo De Cesare si parlava di lei, di un suo libro, testo e musiche da lei composti, per la prima volta era lei la protagonista. Per ragioni di tempo e di spazio non mi dilungo ma devo dire che mia madre ha scritto tante opere pregevoli e che è stata degna figlia di quel genio dell'arte che fu il padre. Ringrazio tutti quelli che l'hanno amata e quelli che hanno compreso ed apprezzato il suo valore artistico. Delia Catalano Napoli, febbraio 2021