Era mio desiderio scrivere nel giornale di Papa Francesco, volevo in qualche modo ricambiargli quell’amore che Lui ha sempre avuto per tutti noi. Tuttavia, il timore di non esserne all’altezza, oltre che la ridondanza delle parole di queste ore, me lo hanno impedito. Poi stamattina (giorno di uscita del mio settimanale) ho letto su facebook quanto aveva scritto su Papa Francesco, l’amico scrittore Lello Marangio.

Conoscevo quella storia, Lello me l’aveva, da subito, confidata, confermandomi ancor di più, ove mai ve ne fosse stato bisogno, la nostra amicizia. Così non ho esitato a chiedergli di poter pubblicare questa bellissima testimonianza di concretezza della Vita, sicuro di fare un piccolo regalo ai lettori e un piccolissimo atto di riconoscenza al grande Papa Francesco.

Grazie Lello per questa opportunità.

Carlo De Cesare

 

Ha pregato per la pace nel mondo e per la tutela degli ultimi della terra sino all’ultimo respiro.  Era un Papa dolce, misericordioso di una umanità infinita. In una delle sue ultime apparizioni scorse una signora fra i fedeli con dei fiori gialli, la indicò al mondo intero, la ringraziò per quell’omaggio e per quel colore che evidentemente lo rincuorarono dopo un lungo periodo di malattia. Era stato costretto a sedersi in carrozzina, ma, nonostante le limitazioni fisiche, non aveva mai smesso di essere Testimone di Cristo in giro per il mondo. Su di lui molti meglio di me scriveranno pagine intere, io mi limito a dire quello che è stato e ha fatto per me.

Da Fabio Fazio disse “Una persona che non sa ridere e non sa far ridere gli manca qualcosa”, aveva un grandissimo senso dello humor e lo dimostrava sempre nelle cose che diceva e faceva. Lo ha dimostrato anche a me direttamente e sorprendentemente, facendomi una sorpresa che mai avrei immaginato e che mai dimenticherò per il resto della mia vita.

Michele Guarino un mio grande amico fece leggere il mio libro disabilmente comico “Al mio segnale Scatenate l’ Infermo” a Sua Eminenza Emilio Nappa e a sua volta Sua Eminenza, che per tanto tempo è stato assistente personale di Papa Francesco e che non riuscirò mai a ringraziare pienamente, in un clamoroso e sorprendente gesto, lo fece leggere a Sua Santità che da poco aveva cominciato a vivere problemi giornalieri di disabilità, proprio il tema materia del mio libro trattata con il sorriso e l’ironia.

Il risultato lo potete leggere qua sotto: una sua lettera personale che ho tenuto segreta per un anno e mezzo perché non ero autorizzato a mostrarla.

Oggi, purtroppo, Francesco non c’è più ed io ho chiesto e ho ottenuto di poterla pubblicare quella lettera non per altro, ma solo per trasmettere ancora di più a tutti chi era Papa Francesco, il senso di umanità di un uomo autorevole ma semplice che dall’ alto della sua Santità un giorno decise di scrivere una lettera ad uno sconosciuto quale sono io.

Grazie Francesco, quale sorpresa fu per me quella tua missiva quando mi arrivò, il 20 novembre del 2023, quanta commozione, quanta incredulità, un omaggio meraviglioso che conserverò per sempre.

Tu però riposa in pace, mi raccomando.

Lello Marangio