Lucia aveva sofferto nella sua vita di una forma depressiva stagionale che si manifestava solo in tarda primavera, quando la luce inizia ad aumentare; era solita chiamare la sua anomala depressione: Mal di luce.
Si pensa che questa malattia arrivi quando la luce inizia a calare, in autunno; per lei era il contrario. I primi sintomi erano perdita di sonno e di appetito e sofferenza indicibile. Tutti concordi gli addetti al lavoro nel ritenere il dolore dell’anima, nelle depressioni maggiori, peggiore della sofferenza causata da malattie organiche.

Quando l’Italia dichiarò il lockdown il 9 marzo per il coronavirus all’inizio di una primavera 2020 luminosissima con fioriture anticipate, con tutti i colori e profumi quasi più intensi del solito, Lucia si preoccupò tantissimo. La paura, nel suo caso, era legata alla possibilità che il suo mal di luce primaverile potesse ritornare dopo molti anni di tregua e, viste le privazioni da virus, manifestarsi in forma esponenziale. Quel malessere che già all’alba in situazioni di normalità, si manifestava con l’angoscia:
“Come farò oggi a mettere il piede nel mondo”, se fosse arrivato quest’anno quanta sofferenza in più avrebbe dovuto sopportare? La paura, sentimento anche legittimo, incredibilmente non sfociò nell’angoscia tipica della depressione ma ebbe nuove ed inaspettate reazioni, la più singolare fu quella del campanile del tempo sospeso.

I giorni dell’isolamento da pandemia passavano ma l’umore di Lucia sembrava non calare, finché un mattino guardando il campanile della parrocchia dalla terrazza di casa, si accorse che l’orologio era privo di lancette. Provò curiosità mista a inquietudine. Il campanile della piccola cittadina lombarda si stava adeguando al lockdown imposto dalla pandemia? Tempo sospeso non solo per gli umani? Qualche giorno più tardi si accorse che al centro dell’orologio del campanile c’era qualcosa di indefinibile, al primo sguardo pensò fosse un uccello che avesse deciso di trovare un nido nel foro centrale dell’orologio, e se invece fosse un gigantesco insetto?

Sono forse in preda ad una allucinazione? Aiuto il mal di luce si stava manifestando, viste le circostanze, in qualcosa di più grave? Comincio a staccarmi dalla realtà, sto vivendo una situazione surreale?

Con le mani tremanti Lucia riuscì a scattare una fotografia ed ingrandendola capì che al centro dell’orologio c’era un operaio che lavorava al ripristino delle lancette. Niente di mostruoso e fantascientifico. Semplice volontà di rimediare ad un guasto. L’orologio da quel momento avrebbe segnalato il tempo reale e non più quello sospeso da coronavirus. Rassicurata Lucia volle innanzi tutto manifestare la sua gratitudine “all’uomo ragno” postando su facebook la fotografia del campanile con le lancette aggiustate da un eroe solitario in tempo di pandemia.