ERAVAMO SOLO NOI
Primo lavoro per Vincenzo Coti, una self publishing con Amazon e con il network “passione scrittore”, ma dietro tanti sacrifici, tanta passione e tante speranze.
E’ così per chi crede in quella penna, in quella tastiera del pc e nel fascino di quel foglio bianco che lentamente prende vita lasciando venir fuori parole ed emozioni trattenute a lungo.
“Eravamo solo noi” è il titolo di questo romanzo, ma già dalla dedica si intuisce quale sia il motore di quest’avventura:
“A mio padre e mia madre,
ancora e bussola della mia vita”
Sembrerebbe ad un lettore distratto una normale dedica ai genitori, ma in quell’ancora e bussola c’è molto altro.
I capitoli si susseguono raccontando ed alternando le vite dei protagonisti, così come si alterna l’italiano al dialetto, perché la narrazione possa raggiungere corde più profonde.
Abbiamo Annina, una bimba di soli 3 mesi, che non vedrà mai il suo papà morto prematuramente per una polmonite e c’è Paolino, quinto ed ultimo figlio di Elvira, una donna che per amore dei suoi bambini trascurerà la sua salute, fino a perderla.
Le loro vite scorreranno su binari paralleli.
Annina inseguirà il sogno di un padre affettuoso e protettivo, scontrandosi invece con una madre stanca ed infelice. Sarà il fratello maggiore Tonino, a rivestire questo ruolo e quando emigrerà in Germania per lei il tradimento ed il dolore saranno ferite profonde.
Paolino cercherà il calore di un focolare domestico, ma trascorrerà la sua infanzia in un collegio. Unico conforto le visite periodiche del fratello Felice.
Le loro vite saranno ricche di rinunce, di sacrifici, ma non mancherà l’amore, quello che sapranno cogliere nelle mille sfaccettature della vita quando le loro esistenze s’incroceranno. L’inizio di un nuovo viaggio, l’opportunità di alimentare e regalare quell’amore tanto inseguito e cercato, per essere anche loro, “Ancora” e “bussola” di vita.
RENATA BUONAIUTO