Amare è d’Amore
In un tempo in cui le coscienze si perdono nella fluidità dei sentimenti, il poeta ha il dovere morale di raccontare la vita nelle sue sfumature intestine.
Antonio Tanzillo, con “Amare è d’Amore” ha ancora una volta dimostrato quanto la poesia possa rappresentare viatico nella reinterpretazione della realtà. Uno strumento che, aggiungo io, come una carezza, educa a sentire. Una poetica che appare essere frutto di una profonda riflessione partendo da quanto gli occhi dello scrittore carpiscono dalla realtà della sua amata Orta di Atella, terra d’arte e ricca di storia, laddove rintraccia il presente e sfiora, non senza un pizzico di malinconia, il passato.
“Ho cercato di afferrare
Un raggio di luce,
dopo che una pioggia cruda
ha invaso il mio risveglio”
Ma quella che, con orgoglio, definisce “Atellanintà” non rappresenta una limitazione territoriale, ma apertura verso un mondo dai confini illimitati, dove la poesia diventa strumento di diffusione che invita all’ascolto. Un elemento questo che si pone in contrasto con la solitudine procurata e voluta dai social media. La poesia, infatti, invita a dissentire di fronte al sopruso, accompagnando il singolo all’associazionismo. Una poetica, quella di Tanzillo, che non si fonda si et simpliciter su meri personalismi ma che, partendo dall’amore, educa ad essere umani.
ANNA DI FRESCO