Maria Francesca Villani è sempre un passo avanti, nelle idee, nel modo di affrontare la vita, nei suoi “perché?”, ma avventurarsi nel mondo della scrittura era un sogno per il quale occorreva una spinta in più.
Ci ha pensato suo marito, Patrizio Rispo, “compagno”, “amico”, “fratello”, come lei stessa lo descrive, a darle quella fiducia che ancora le mancava.
Indiscusso protagonista della soap “Un posto al sole”, è stato proprio lui ad incoraggiarla, stimolarla ed infine a realizzare la pubblicazione per questo suo esordio letterario: “La Camorra si studia in terza”.
Un viaggio nel futuro, un dialogo fra una “nonna” ed i suoi nipotini in una Napoli del 2052, dove non esistono più guerre, non esiste più inquinamento, pericoli, cattiveria.
Un viaggio negli errori del passato per arrivare, con semplicità e naturalezza al trionfo dell’amore, della giustizia e della pace.
L’inquinamento dei mari, diventa un lontano ricordo dinanzi alla spiaggia bonificata e rinnovata di Bagnoli, la violenza ingiustificata e diffusa, solo un mero ricordo da tramandare ai propri figli, perché non debba reiterarsi mai più.
In quella “nonna”, ritroviamo tutti gli ideali e tutte le lotte affrontate dall’autrice, ritroviamo il suo sorriso, la sua ironia, la sua forza, ma più di ogni altra cosa troviamo la certezza che un mondo migliore è lì ad attenderci, che l’amore trionferà inesorabilmente e che anche la “camorra” finirà in un libro di storia.
Se le tematiche affrontate, sono profonde e talvolta dolorose, non lo è il tratto della sua penna, capace di utilizzare dolcezza, ironia e dati scientifici in un mix estremamente naturale, coinvolgendo il lettore senza mai distrarlo. La Villani si racconta e si immerge talmente in profondità nei suoi personaggi da riuscire a far diventare questo stesso suo libro, protagonista della narrazione.
Un esordio, superato a pieni voti, che come il suo estimatore più grande, Patrizio Rispo sostiene, non può fermarsi ma deve continuare a viaggiare nel tempo, del resto noi siamo solo al 2021…
Renata Buonaiuto