Chi è Frediano Frediani?
Di certo un genio dell’architettura, ma di lui sappiamo davvero poco. Ed è proprio questo che ha spinto Carlo De Cristofaro a fare nel volume “Frediano Frediani tra Classicismo e Modernità” per le edizioni Paparo un doveroso approfondimento.
Nato nel Gennaio del 1897 e morto nell’Ottobre del 1978, l’architetto Frediani, con le sue opere, abbraccia due guerre mondiali e le conseguenti trasformazioni di un’ Italia distrutta e rinata, divenendo anche lui protagonista di questa ricostruzione.
Aveva solo 25 anni, quando con una laurea in architettura ed una indiscutibile capacità grafica decide di trasferirsi da Forte dei Marmi a Napoli, dove il suo genio raggiungerà la massima espressione.
Ricordato da molti per la realizzazione delle stazioni ferroviarie di Fuorigrotta e Mostra della Cumana di Napoli, le infrastrutture sul lungomare della Rari Nantes, la stazione Zoologica “Anton Dohrn”, oltre a vari interventi nel beneventano, non ottiene al contempo la giusta attenzione per le sue opere, che oggi rischiano di non ricevere le “cure” adeguate.
Da una dettagliata ricerca storica e progettuale, l’autore evidenzia il suo estro poliedrico che gli ha consentito di miscelare nei suoi lavori, in maniera perfetta, il valore dello stile classico, con le potenzialità della modernità. Ci racconta quindi dei suoi studi presso intellettuali toscani dell’Apua Mater e l’amicizia con Giuseppe Prezzolini, indiscutibile mentore per il Frediani.
Una ricerca, quella svolta dall’architetto De Cristofaro, realizzata con competenza e serietà, basata su un attento lavoro bibliografico e d’archivio, capace di rendere il volume, un arricchimento professionale per gli addetti ai lavori e al tempo stesso una piacevole scoperta per i lettori.
Renata Buonaiuto