È l’eterna compagna dell’uomo a prendere le redini della storia nei lavori teatrali proposti nella raccolta di Bulzoni Editore per la Società Italiana autori drammatici. Quattro i testi presentati di altrettanti autori contemporanei per un viaggio di quasi cento anni nella evoluzione del ruolo sociale e politico della donna da nord a sud del nostro paese. La pièce di apertura della milanese Annabella Cerliani “Uguaglianza e libertà” ci accompagna nei primi passi dell’emancipazione femminile nella borghese Italia del nord attraverso due donne profondamente diverse, ma entrambe animate da un forte desiderio di rinnovamento. Il secondo lavoro del napoletano Fortunato Calvino “La Resistenza negata” ripercorre l’insorgenza partenopea delle quattro giornate che vide le donne del popolo, e i femminèlli, impegnati, al pari dell’altro sesso, nella lotta contro l’invasore tedesco. Il terzo e quarto testo invece ci portano in Sicilia rispettivamente nella Ragusa fascista e nella Palermo mafiosa. Nel primo la torinese Maricla Boggio con “Nun si parti!” racconta la graduale crescita culturale e sociale della protagonista Maria che diverrà non solo il riferimento delle madri nella lotta contro le decisioni belliche del governo Sabaudo, ma anche rappresentanza attiva delle istanze sociali della intera collettività. Nel lavoro di chiusura di Massimo Roberto Beato “Donne di Mafia” emerge il contrasto delle donne siciliane alla mafia attraverso gli sviluppi delle tristi vicende di Falcone Borsellino e Rita Atria, dalle quali nasce il desiderio di un forte mutamento per “fame di giustizia”. Quattro opere legate da un unico filo conduttore l’amore per il teatro e per la celebrazione della vita sulle eterne tavole del suo palcoscenico.
Carlo De Cesare