“Con la coda dell’occhio” di Raffaele Messina, adolescenze vissute troppo in fretta
Aprile 1, 2020
Veloci, graffianti, a tratti crudi. Undici racconti in cui gli echi di cronaca risuonano vivi e presto si stemperano, elevati da una scrittura limpida, a universali paradigmi di adolescenza tradita. Fernanda sogna il successo mentre è avviata a fare la cubista nei locali del litorale Domitio; Melania ha imparato da bambina i giochi che piacciono ai maschi e non vuole deluderne nessuno; e Vittoria, stressata dal perfezionismo materno; Jamil, vittima dei compagni di scuola; Gennarino, muschillo a cui la camorra triplica il lavoro per compensare i ridotti introiti. Questi e altri ancora i ragazzi a cui gli adulti hanno rubato il fiore degli anni.
Carlo De Cesare