«Non sono mai andata a letto con uno sconosciuto, non lo farò certo adesso!»
Mia moglie è impazzita. Non c’è verso di farle capire che sono sempre io. Anche se la barba lunga e i capelli legati con un nastro colorato mi fanno somigliare a Mal, quello che cantava “Furia, cavallo del West”. La camicia, poi, è quella hawaiana che mi regalò proprio lei quando andammo al mare in Costiera. Voleva che la indossassi quando uscivamo la sera per lo sdruscio. Mi sono sempre vergognato a metterla perché mi pareva eccessiva per un professore di latino e greco.
M’avesse visto uno dei miei studenti sarei finito dritto su youtube e chissà i commenti. Ora, però, a casa me la posso mettere senza nessuno che mi veda (per paura del virus non mi affaccio nemmeno sul balcone che ha un lato in comune con la signora Tilde, che ha sì 80 anni ma che ne so con chi s’incontra). Mica posso infilarmi quella di Armani che comprai per il matrimonio di mio fratello? Mi costò mezzo stipendio!
A questo punto, però, è doveroso un passo indietro.
Il tempo senza senso che ci fa vivere il Covid comporta effetti collaterali. Uno di questi è la chiusura dei barbieri e dei parrucchieri. Cosa che ha destabilizzato non pochi!
Io l’ho presa con noncuranza, impegnato come sono a preparare le lezioni per la didattica a distanza (è stato davvero duro imparare a usare programmi sconosciuti, per me che al massimo uso whatsapp per parlare con mia figlia che sta a Londra). Mia moglie, invece, deve essere andata fuori di testa perché è da stamattina che la sento maledire il Governo e il Governatore della Regione che le vietano di andare dalla sua parrucchiera.
«Vi deve venire la diarrea – impreca – così anche voi starete tappati in casa».
Hai voglia a dirle che pure il Presidente Mattarella ha rivelato in televisione che non può andare dal barbiere e che gli è cresciuto il ciuffo bianco. Lei, irremovibile, ha insistito: «Macchè, il barbiere se lo fa andare a casa sua. E pure la Casellati Viendalmare si fa fare la tinta e la messa in piega a casa sua».
Oggi, però, mia moglie è particolarmente fuori di sé. Non le è bastato sedersi a pranzo dalla parte opposta a me, manco fossimo Elisabetta e il Principe consorte, ha preteso pure che il piatto me lo portassi da solo.
«Mi rifiuto di servire a tavola», mi ha detto in malo modo.
Non ho saputo come regolarmi: sbroccare e farle una scenata oppure abbozzare e portarmi il piatto di spaghetti alla puttanesca che avevo preparato. Sì, avete letto bene… che ho preparato io, in quanto mia moglie si rifiuta di cucinare poiché dice che le mancano gli ingredienti essenziali.
Quali? La curcuma, ad esempio, o il dragoncello.
«Senza spezie non cucino nemmeno una frittata», disse ieri, quando la pregai di consumare le uova che oramai erano le sole ad abitare il frigorifero. Quello grande, per giunta, a due porte, come lo aveva voluto lei.
Con questo spirito e dopo un pomeriggio con la DUrso e l’ennesima replica di Montalbano arriva finalmente l’ora di andare a letto. Mi sono sognato di dirle: «Cara, io crollo dal sonno, mi avvio!»
Non l’avessi mai detto. Ha fatto un balzo dal divano che manco una tigre sarebbe stata più lesta e mi ha sbarrato la porta della camera, la “nostra” camera da letto.
«Cosaaa? Vorresti coricarti con me? Ma sei pazzo? Non vado a letto con uno sconosciuto!»
L’ho guardata come inebetito dalle sue parole e senza proferire parola sono andato a dormire nella stanza di mia figlia dove, ovviamente, per aver cambiato letto e per gli strani pensieri che mi sono venuti, non ho chiuso occhio.
Ah, ovviamente anch’io ho preso a maledire il Covid, il Governo e il Governatore!