Filomena, chiamata da tutti Mena, si sveglia di buon mattino. A differenza degli altri sabato, si ritrova, seduta nel letto, a riprendere il respiro dopo un sogno inquieto: la mamma, volata in cielo  un paio di anni fa, la rimproverava di non aver preparato il babà per la domenica delle palme.
La tradizione in casa Esposito, tramandata di generazioni in generazioni, è quella di riunire le donne di famiglia e preparare il gustoso dolce napoletano. Filomena ha già comunicato alla sorella, Carmela, che quest’anno, con la reclusione forzata a causa dell’emergenza coronavirus, non si sarebbe dedicata alla cucina.
Il monito di quell’indice materno le impone di cambiare idea. Non appena finisce di sorseggiare il primo caffè della giornata, quello che ti consente di connettere i neuroni per intenderci, accende il telefonino e, con un messaggio, propone un appuntamento alle 10 per una videochiamata di gruppo.
Tra canzoni, battute e linguacce, soprattutto alle nipotine, si amalgama l’impasto, proprio come se fossero riunite insieme nella stessa stanza.
Mena lascia raffreddare il dessert sul davanzale. Non può sapere che, lasciando la finestra socchiusa, il profumo delizioso arriverà fino alle narici deformi di un alieno in perlustrazione. Dopo uragani, terremoti, guerre e pandemia alla Terra mancava solo l’invasione di extraterrestri con brutte intenzioni!
L’alieno si presenta in tutta la sua imponenza davanti alla donna ma, sapendo che avrebbe avuto timore, le spruzza sul viso una sostanza non ben identificata in grado di placare ogni ansia e preoccupazione. Dotato di traduttore intergalattico intavola un discorso con la donna. Il suo obiettivo è quello di conoscere al meglio il nemico per poter sfruttare i suoi punti deboli.
Lo straniero, con grande sorpresa, viene accolto amorevolmente e con impeccabile ospitalità.
La single, dall’animo docile, altruista ed empatico, regala una visione dell’essere umano molto diversa da quella che immaginava il viaggiatore dello spazio. Gli racconta come sia difficile stare lontano dai propri affetti, quanto sia impossibile dimenticare l’assenza di qualcuno che non c’è più e dell’amore che si può provare per qualcuno che non sia te stesso.
L’alieno decide quindi di portare Mena sull’astronave per mostrare ai suoi colleghi il vero volto degli umani. La donna è restia a lasciare la sua casa per cui chiede, in cambio, la cura per il Covid-19 e di dare un bacio alla sua famiglia. L’essere acconsente alla prima richiesta ma per la seconda non sa proprio cosa rispondere: cos’è un bacio?.
“Non posso spiegartelo, portami da loro e te lo mostrerò” dice con furbizia.
“Faremo come dici ma loro crederanno di avere un’illusione onirica”.
Un fiotto di lacrime le sale agli occhi. Le nipotine, vedondola, le vanno incontro e l’abbracciano entusiaste, lei ricambia con mille carezze, pizzicotti e paccheri sui sederini. Quando è il turno di salutare Carmela, Mena le stampa un lungo, autentico ed intenso bacio sulla guancia.